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No alla stele per Leopoldo Gasparotto a Turbigo, l’Anpi protesta

La proposta, avanzata dalla sezione turbighese e presentata in consiglio comunale della minoranza, è stata respinta per "superare le divisioni". L'associazione partigiani denuncia la "posizione anti-antifascista del sindaco"

Generico 27 Mar 2023

L’Anpi di Turbigo protesta dopo che la maggioranza in Comune ha detto di no alla posa di una stele per Leopoldo Gasparotto, il partigiano a cui era dedicata la brigata che operava sulla sponda del Ticino.

Nel consiglio comunale del 27 marzo “il sindaco Allevi e la maggioranza consiliare hanno negato, nella discussione della mozione richiesta dal gruppo civico SiAmo Turbigo, di concedere la posa di una stele dedicata alla figura di Leopoldo Gasparotto”, nell’ambito dunque di una proposta avanzata dalla minoranza, che prendeva le mosse da una richiesta di Anpi.

«Sentita la proposta del sindaco di superare ogni divisione a 80 anni dalle vicende belliche che insanguinarono il nostro Paese e di compiere ogni sforzo per unire le diversità di posizioni, che ancora oggi separano l’una e l’altra parte, con una stele o uno spazio dedicato che ricordi la guerra civile combattuta in Italia», il direttivo Anpi di Turbigo «rigetta in quanto irricevibile tale proposta» e indica come «inaccettabile sul piano storico la posizione che di fatto equipara i partigiani combattenti per la libertà e la democrazia, difensori del popolo, e i fascisti repubblichini, autori di stragi e negatori degli ideali di pace, giustizia, uguaglianza e solidarietà».

Leopoldo Gasparotto era il comandante delle brigate “Giustizia e Libertà” (di orientamento socialista liberale) in Lombardia, venne ucciso a Fossoli dai nazisti: a lui fu intitolata la brigata partigiana operante tra il territorio di Cuggiono, Castano Primo, Turbigo, formazione che era legata al “Raggruppamento Alfredo Di Dio”, di orientamento cattolico-militare, i “fazzoletti azzurri”.

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Se Gasparotto è una figura anche unificante di diverse “anime” della Resistenza, l’Anpi di fronte al rifiuto denuncia «la posizione anti-antifascista di un sindaco che ha contribuito a dedicare una via di Turbigo al gerarca fascista Ezio Maria Gray, firmatario del Manifesto della razza e a cambiare la intitolazione della piazza Primo Maggio in piazza Madonna della luna».

Pubblicato il 31 Marzo 2023
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