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Il sogno di Secondo Mona e dove tutto ebbe inizio

Nel 1910 Secondo Mona venne a sapere che nella località di Malpensa, fra Somma Lombardo e Gallarate, un giovane ingegnere trentino costruendo un Hangar. Era Gianni Caproni. Quell'incontro cambiò la storia della nostra provincia e non solo

fotografie volanti secondo mona

Dove tutto ebbe inizio, e tutto inizia in un attimo, in un sogno, magari quello che si ha fin da bambini o in qualunque giorno della nostra vita. Ecco, incredibili pensieri hanno fatto grandi i pionieri del volo della nostra provincia. A loro, che si sono levati in volo realizzando il proprio sogno, come quello di Icaro, dobbiamo grande ammirazione e consapevolezza che nulla può fermare la caparbietà nel vederlo avverare.

Nel 1903 Secondo Mona, meccanico di bici, nato e cresciuto a Somma Lombardo, aprì una fabbrica di biciclette. Nel 1906 costruì in serie un modello di bicicletta da uomo. Ma la passione per la tecnica e la meccanica, con il fermento innovativo dei primi del ‘900 trasformarono la bottega, dalle biciclette alle motociclette. Nel piccolo laboratorio annesso si riparavano e costruivano piccoli pezzi e successivamente ci si occupava anche della manutenzione delle prime automobili circolanti a Somma Lombardo, tra le quali anche quella del Marchese Visconti.

fotografie volanti secondo mona

Nel 1909 l’attività ebbe bisogno di spazi più ampi e quindi Secondo Mona trasferì la sua attività poco distante dedicandosi ampliamente non solo alla produzione di bicilette, ma anche alla riparazione di motocicli, automobili e qualsiasi tipo di apparecchiature elettriche e di motori. La data del 1910 fu una vera svolta per Secondo Mona, al quale arrivavano notizie dalla località Malpensa, fra Somma Lombardo e Gallarate, laddove un giovane ingegnere trentino da poco laureatosi al Politecnico di Monaco di Baviera stesse costruendo un Hangar per un biplano interamente realizzato in legno: Gianni Caproni. Il volo ha sempre affascinato Secondo Mona e così, Cascina Malpensa divenne il luogo preferito. Lì trascorse tutto il suo tempo libero assimilando da Gianni Caproni tutte le idee possibili, contribuendo alla costruzione di parti di velivolo, dispositivi di equipaggiamento di bordo e modifiche di motori.

Con lo scoppio della Grande guerra, la Secondo Mona si ritagliò un posto di rilievo nel panorama aeronautico locale grazie alla richiesta di riparazioni in genere. Grande importanza nella vita di Secondo Mona, sarà poi la conoscenza e le affinità di esperienza, progettazione, osservazione e teoriche con Emilio Pensuti, collaudatore dei velivoli Caproni, e con il quale svilupparono il prototipo di un indicatore di velocità relativa. Alla prematura scomparsa di Pensuti, causata da un incidente aereo, Secondo Mona divenne parte attiva nella fusione presso la propria fonderia, del monumento bronzeo, allo stesso dedicato e che ancora è visibile all’esterno del palazzo municipale di Somma Lombardo.

fotografie volanti secondo mona

Il Dopoguerra trasformerà la Secondo Mona, da un’impresa artigiana in un’industria vera e propria fino a giungere ai nostri giorni come un’azienda sempre alla ricerca di nuove tecnologie volte alla progettazione, sviluppo, riparazione e revisione di prodotti. Una realtà sempre attiva nel settore aeronautico con la riparazione dei motori italiani ed esteri. La conduzione di questa azienda è ormai alla quarta generazione, che continua, nel ricordo e nello spirito di chi, non si sentiva Secondo a nessuno e guardava sempre al futuro con grande serietà e innovazione. Con l’ingresso della Secondo Mona tra i soci fondatori di Volandia, si celebrano proprio in questi giorni i 120 anni dalla sua fondazione.

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Pubblicato il 22 Aprile 2023
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