La vicenda della tassa di soggiorno istituita a Gallarate – e contestata dagli operatori – arriva in consiglio comunale: sarà infatti tra i punti all’ordine del giorno della seduta chiesta da tutte le forze di opposizione.

Il presidente del consiglio Marco Colombo ha convocato la seduta per martedì 26 marzo, alle 21.
La seduta si aprirà come sempre con le comunicazioni (di sindaco, assessori o consiglieri) e il “question time” con le interrogazioni a risposta immediata.

Seguiranno due punti più tecnici, vale a dire l’approvazione del regolamento di polizia mortuaria (competenza dell’assessore Sandro Rech) e del regolamento del volontariato civico (presentato da Claudia Mazzetti).

Infine al quinto punto all’ordine del giorno c’è appunto la questione più politica: la proposta di revoca della delibera con cui la maggioranza aveva istituito la tassa di soggiorno, applicata a hotel, bed&breakfast, case vacanza e alloggi brevi. 
Le opposizioni avevano già criticato il provvedimento sul finire del 2023, ma successivamente è stata forte anche la protesta degli esercenti cittadini che con un appello avevano chiesto di fare un passo indietro, contestando che la tassa di soggiorno renderà meno competitiva Gallarate rispetto ai Comuni circostanti e provocherà un aggravio della burocrazia in capo alle attività economiche.

Proprio a seuito della protesta degli operatori le opposizioni hanno chiesto di tornare a discuterne in consiglio: a differenza che negli ultimi anni (in cui poche iniziative sono state condivise da tutti i gruppi di minoranza) la richiesta di abolizione ha messo insieme il Pd, i liberal di PiùGallarate, le liste civiche Obiettivo Comune e Città è Vita, la Lista Silvestrini.

I titolari di alberghi e b&b di Gallarate si stanno mobilitando contro la tassa di soggiorno