Ruba due telefoni al ristorante e li rivende a pochi spiccioli per comprare la droga, interviene la polizia di Busto Arsizio
Le immagini del sistema di videosorveglianza, subito esaminate dai poliziotti, hanno mostrato chiaramente il furto e soprattutto il viso del ladro, un quarantaquattrenne italiano noto alla polizia per i numerosi precedenti
Un furto di cellulari al ristorante, la rivendita per pochi spiccioli per comprarsi la droga e la polizia di Busto costretta a ripercorrere il filo di questa storia per recuperare la refurtiva e restituirla al legittimo proprietario.
Qualche giorno fa la Volante del Commissariato di polizia di Busto Arsizio era intervenuta in un ristorante per il furto di due telefoni cellulari. Gli agenti erano stati informati dai gestori che poco prima un uomo, approfittando di una breve assenza del personale all’ingresso del ristorante, si era impossessato di due telefonini lasciati sul bancone.
Le immagini del sistema di videosorveglianza, subito esaminate dai poliziotti, hanno mostrato chiaramente il furto e soprattutto il viso del ladro, un quarantaquattrenne italiano noto alla polizia per i numerosi precedenti.
Gli agenti a quel punto si sono messi alla ricerca dell’uomo anche contattandolo all’utenza telefonica nota al commissariato. L’autore del furto ha ammesso al telefono d’essersi impossessato dei due telefoni, che però aveva già rivenduto a uno straniero incontrato in una pizzeria.
Le ricerche del ladro sono continuate fino a notte inoltrata, quando è stato rintracciato e accompagnato in commissariato dove ha confermato la cessione dei due cellulari per poco più di 50 euro, denaro destinato all’acquisto di sostanza stupefacente.
Chiarite le circostanze della “vendita” dei due telefoni, agli agenti è stato possibile risalire a chi li aveva acquistati. Questo, uno straniero residente in città, ha raggiunto subito gli agenti restituendo immediatamente i due telefoni e spiegando che, mentre cenava in pizzeria, era stato avvicinato dall’italiano che gli aveva proposto insistentemente l’acquisto dei due dispositivi; l’uomo, pur di ottenere immediatamente del denaro, aveva accettato il contante che lo straniero aveva in tasca in quel momento, anche se pari alla metà del prezzo richiesto.
Chiarite tutte le circostanze, all’autore del furto non è restato altro che restituire la somma ricevuta, che l’hanno girata all’acquirente in buona fede, il quale a sua volta ha riconsegnato i due telefoni cellulari per la restituzione ai proprietari.
Per il quarantaquattrenne italiano rimane l’accusa di furto, del quale dovrà rispondere all’autorità giudiziaria.
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