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Arte e natura entrano nell’ex fabbrica a Busto Arsizio. Opere in mostra per promuovere l’economia circolare

Quinta edizione per Dell'Arte e Della Natura, la rassegna di artisti che prende vita alla Fondazione Bandera (un tempo fabbrica metalmeccanica) e nello studio legale Albè & Associati

La natura e l’arte entrano negli spazi che un tempo nulla avevano a che fare con loro, la Fondazione Bandera (ex Meccaniche Bandera) e lo studio legale Albè e Associati (che un tempo era la dimora della famiglia Aspesi che ancora lì a fianco produce filato di rayon). Torna anche nel 2024 la rassegna di artisti “Della Natura e dell’Arte” che mette in mostra il filo che tiene insieme questi due elementi lanciando un messaggio che quest’anno è l’economia circolare.

L’inaugurazione della rassegna e delle mostre si terrà domenica 29 settembre alle ore 17.00 nella sede di A&A- Albè
& Associati Studio Legale di via Benvenuto Cellini e proseguirà presso Cristina Moregola Gallery e Fondazione Bandera per l’Arte in via Andrea Costa 29 in una sorta di circuito d’arte grazie alla vicinanza delle diverse sedi. Fino al 24 novembre 2024 si potrà visitare le opere presenti in questa quinta edizione della rassegna.

Ideata come progetto d’arte contemporanea dedicato alla natura, all’ambiente e alla sostenibilità Della Natura e dell’Arte si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica ad un’etica di responsabilità ambientale con un circuito espositivo e culturale di quattro mostre e tre incontri di approfondimento. La tematica affrontata in questa quinta edizione indagherà il modello dell’Economia circolare; un modello di produzione e consumo che si pone l’obiettivo di estendere il ciclo di vita dei prodotti, cercando di ridurre al minimo i rifiuti e valorizzando il riutilizzo e il riciclo dei materiali già esistenti.

Nello studio legale A&A – Albè e Associati

La rassegna prende avvio nella sede di A&A- Albè & Associati Studio Legale dove verrà presentata la mostra Tra i solchi, tenero sentire un progetto fotografico di Elena Apollonia Campus strutturato in due sezioni.
La prima, dalla quale deriva il titolo della mostra Tra i solchi, tenero sentire, è un lavoro ambientato in Sardegna, luogo d’origine dell’artista che comprende una selezione di fotografie e un video. Protagonista è la natura di questo aspro territorio, in cui le texture cangianti si fondono con il gesto, quasi performativo, dello sfiorare. Alternando le svariate epidermidi ecosistemiche, si entra nella ripetizione di un gesto tenero, ragionato, che cerca di instaurare una relazione con la superficie degli elementi naturali.
La seconda sezione, intitolata 3:2000 = 1460:x, è il racconto fotografico di un incendio in una vasta area della Sardegna, di 12 mila ettari di terreni e boschi inghiottiti dalle fiamme e di un maestoso Olivastro Millenario di Montiferru, nella zona di Cuglieri, quasi completamente distrutto dalle fiamme. Di quanti anni avrà bisogno questo luogo per rinascere e ritornare allo stato originale, si chiede l’artista.

Generico 23 Sep 2024

Alla fondazione Bandera e alla Cristina Moregola Gallery

Il circuito espositivo prosegue presso Cristina Moregola Gallery con la mostra Giovanni Frangi Grand Hotel e negli spazi della Fondazione Bandera per l’Arte con le mostre Enrica Borghi Verde petrolio e Alessia Roselli Come gli alberi
Grand Hotel, è un nuovo ciclo di lavori realizzato da Giovanni Frangi in occasione della mostra presso Cristina
Moregola Gallery di Busto Arsizio, città dove aveva esposto all’inizio della sua carriera negli anni novanta da Luisella
Sottrici nella galleria Italiana Arte. Questa volta soggetto delle opere sono le Hydrangea, il cui nome si deve a Carlo Linneo, il medico, botanico, naturalista nato nel 1707 nel sud della Svezia, a cui di deve la classificazione scientifica degli organismi viventi.

Il nome più comunemente noto di Hortensia viene invece generalmente attribuito a Philibert Commerson, un naturalista che la scopri nel 1771 durante un viaggio di studio in Madagascar, che voleva omaggiare con questo nome una sua amica Nicole-Reine Lepaute chiamata dagli amici appunto Ortensia, un’astronoma che nel 1758 aveva previsto la riapparizione della Cometa di Halley. Grand Hotel è composto da nove quadri inediti che rinnovano il rapporto mai interrotto dell’artista milanese con la
natura.

Enrica Borghi con la mostra Verde petrolio entra nel vivo della tematica della circolarità con una serie di lavori realizzati con materie plastiche alle quali viene donata una nuova vita. Tema costante nella ricerca dell’artista è infatti l’idea di recuperare gli scarti, gli involucri degli oggetti comunemente utilizzati e successivamente diventati rifiuti, per reinventarli e trasformarli in opere d’arte. Anche la nuova serie di incisioni, ultimo lavoro realizzato da Enrica Borghi, prende avvio da una matrice costituita da materiale di scarto, che opportunamente lavorato con la tecnica calcografica, lascia la propria impronta sulla carta anziché scomparire tra i rifiuti. Attraverso le sue opere l’artista non solo ci mette di fronte alle potenzialità di tutta una serie di materiali che, esaurita la loro funzione di contenere diventano rifiuti, ma nello stesso tempo propone una riflessione critica su quelli che sono i nostri comportamenti di acquisto sconsiderato e conseguente scarto.

cristina moregola gallery

La mostra Alessia Roselli Come gli Alberi, presentata negli spazi della Fondazione Bandera, è un progetto espositivo nato dall’intento di offrire al visitatore un’ideale passeggiata tra quelle che l’illustratrice definisce “piante dipinte con le piante”, cioè con i colori che lei stessa ricava dai prodotti della terra. È un omaggio alla Natura, ai boschi magici, in cui le forme degli alberi ci vengono restituite mantenendosi in equilibrio sul confine tra reale e immaginario.
Le illustrazioni in mostra provengono dal libro PIANTALA! pubblicato da Alessia Roselli con Carthusia Edizioni e, grazie alla collaborazione con la libreria di Busto Arsizio I libri e i giorni, il libro sarà in vendita nella sede della libreria e il giorno dell’inaugurazione nell’ambito della mostra alla presenza dell’illustratrice disponibile per il firmacopie.

Gli incontri  e i progetti a tema economia circolare

La tematica dell’economia circolare torna con una iniziativa che vuole essere un filo ininterrotto con la mostra Mafric presentata nel 2023 negli spazi di A&A- Albè & Associati Studio Legale; una mostra nella quale era stato presentato il lavoro della sartoria sociale Il filo colorato. Per la quinta edizione della rassegna sono state prodotte una serie di borse con tessuti di scarto provenienti da industrie tessili realizzate dalla sartoria sociale SPAZIO 3r
Ad accompagnare le mostre d’arte contemporanea la rassegna propone tre incontri di approfondimenti tematici.
Domenica 6 ottobre alle ore 18.00 presso Cristina Moregola Gallery, Andrea Chimento e Paolo Parachini della testata giornalistica longtake, affronteranno il tema della circolarità nel cinema con l’incontro Il mito dell’eterno ritorno nel cinema Da Kubrick a Kim Ki-duk, la circolarità sul grande schermo.

Domenica 13 ottobre alle 18.00 negli spazi della Fondazione, si parlerà con Luigi Bandera, Supervisore Business Unit Riciclo Materie plastiche dell’azienda Costruzioni Meccaniche Luigi Bandera, di quali sono i processi di produzione e di riuso della plastica con l’incontro Tecnologie per il riciclo della plastica

Anche per la quinta edizione della rassegna si rinnova la collaborazione con il Circolo Legambiente Busto Verde con l’incontro La città che vorrei moderato dalla presidente di Legambiente della sezione di Busto Arsizio Paola Gandini,
in programma venerdi 25 ottobre alle ore 21.00 negli spazi della Fondazione.

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Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 26 Settembre 2024
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