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Trenord, l’assessore inizia a sorridere: “Soppressioni diminuite dal 5 all’1%”

"Innescato processo di miglioramento del servizio" dice Claudia Maria Terzi. Che vanta anche il miglioramento della puntualità generale e su alcune linee in particolare

I lavori nella stazione FS di Busto Arsizio

Si è svolto giovedì 14 febbraio a Palazzo Lombardia un tavolo di confronto sul servizio ferroviario, coordinato dall’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi, per fare il punto sui primi risultati del cambio orario invernale. Quello che ha visto l’introduzione del “Piano Trenord”, con la riduzione del servizio ferroviario su alcune linee (con autobus sostitutivi), per cercare di recuperare in regolarità e affidabilità.

Hanno partecipato i rappresentanti dei viaggiatori eletti nell’ambito della Conferenza Tpl, i rappresentanti dei consumatori e le imprese ferroviarie operanti in Lombardia.

«Stiamo lavorando per superare una situazione emergenziale e i primi risultati del cambio orario sono positivi» ha spiegato Terzi. «Le soppressioni sono sensibilmente diminuite: dal 5% dei treni programmati giornalmente siamo scesi all’1%, riducendo l’impatto sui passeggeri coinvolti settimanalmente dalle cancellazioni, dai 132mila della prima settimana di novembre ai 43mila dell’ultima settimana di gennaio. Ed è migliorato anche l’indice generale di puntualità: dal 75% all’82%. Sulla S9 Saronno-Seregno-Milano-Albairate, per esempio, la puntualità è passata dal 68% all’85%, sulla Milano-Mantova dal 70% all’87%, sulla S13 Milano Bovisa-Pavia dall’80% all’87%. Questo non significa che vada tutto bene, nessuno sostiene questo. Ma abbiamo innescato un processo di miglioramento del servizio, e questo è certificato dai dati. Attraverso Fnm, avevamo dato al nuovo ad di Trenord, Marco Piuri, l’obiettivo di restituire maggior affidabilità al sistema in tempi brevi. Il nostro lavoro è costante, anche nell’interlocuzione con Rfi che nei prossimi giorni presenterà il piano di investimenti per la Lombardia su sollecitazione appunto della Regione”.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 15 Febbraio 2019
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