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Alternativa per Samarate lancia la sua proposta per la cultura

A partire dagli spazi, con l'idea di una "casa delle associazioni", del ritorno a una gestione "concreta" di villa Montevecchio, di un festival e di un nuovo legame europeo

Un tuffo negli anni 20 a Villa Montevecchio

Alternativa per Samarate, la lista della «sinistra di governo» guidata da Domenico Aiello, lancia il suo piano per la cultura a Samarate. Un’analisi che tocca spazi, finanziamenti e sostegno ad un capitolo spesso messo un po’ in disparte.

C’è una questione di spazi, prima di tutto, dice Alternativa per Samarate. «Sfidiamo chiunque a smentirci: oggi a Samarate non abbiamo spazi laici per produrre cultura, per promuove cultura. L’attuazione del “polo scolastico univo di Samarate”, lo spostamento dell’Ufficio Tecnico in Via Dante ci permette di riprenderci e ridare alla Comunità la Sala Convegni . Riorganizzare questo spazio per il teatro, per il cinema, per gli incontri e i dibattiti è fatto essenziale».
La lista della sinistra propone una casa delle associazioni in Via Dante «in una parte della odierno immobile che ospita la scuola elementare di Samarate» e sostiene il ritorno a «una gestione concreta (diretta o tramite la Fondazione) degli spazi di Villa Montevecchio».

Quanto al sostegno alla cultura, viene proposto di «incrementare i finanziamenti pubblici per le attività culturali dell’assessorato», ma anche di sostenere l’associazionismo tramite «una rete di alleanze con altri Enti Locali e soprattutto saper individuare finanziamenti di Regione e Fondazioni a favore delle attività comunali e nel territorio».

Ci sono poi proposte più specifiche: Alternativa punterebbe per esempio a un «rafforzamento delle attività legate al libro e alle associazioni che sempre più a Samarate ne hanno fatto l’oggetto della loro azione sino ad arrivare ad un “festival del libro (specifico) o della letteratura (specifica)».

E ancora vengono proposti da Aiello, Portalupi e compagni la «immediata definizione di gemellaggi con il maggiore numero possibile di Comuni similare al nostro in più Paesi dell’Unione Europea» (almeno con dieci Paesi), un’azione per «riportare al centro nel periodo primaverile e festivo il Parco di Villa Montevecchio e le “Balaustre “ per presentare la “musica” nella sua felice complessità», fare della Sala Convegni «luogo per la sperimentazione giovanile teatrale e musicale».

Questo e altri elementi stanno rientrando in un progetto ampio per la cultura che da tempo la lista sta redigendo. «Stiamo cercando ci comprendere con altri “attori” se la fattibilità che noi intravediamo è reale» conclude la lista guidata da Domenico Aiello. «Se lo fosse a breve lo presenteremo».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 04 Marzo 2019
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