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Trovati dopo tre notti all’aperto Christian e Luca

Terzo giorno di ricerche per i due escursionisti di 32 e 37 anni residenti nel basso Varesotto: dovevano rientrare nella giornata di sabato, ma non ci sono stati contatti

Avarie

L’annuncio è arrivato via radio alle 9.30 di martedì: «Trovati, hanno acceso un fuoco».

Le prime notizie dalla Val Grande riguardo i due escursionisti varesini di cui si erano perse le tracce arrivano col contagocce ma la conferma giunge anche da Giorgia, la fidanzata di Luca Guarracino che in lacrime conferma a VareseNews: «Li stanno portando a valle, stanno bene».

Da sabato scorso Luca Guarracino, 37 anni originario di Gallarate e residente a Cassano Magnago e Christian Antoniello, 32enne di Vergiate erano dispersi in Val Grande. I due amici, dipendenti di Agusta Westland, avevano lasciato la loro auto a Cicogna, senza indicazioni di percorso, e sono spariti. Questa mattina i ragazzi sono stati trovati in vita: ancora con precisione non si conosce il punto del ritrovamento, né le precise condizioni mediche, tantomeno la dinamica di quanto accaduto in questi giorni.

MARTEDI’, TERZO GIORNO DI RICERCHE. LA PISTA

All’alba di martedì l’apparato di ricerche è ripartito con squadre di terra ed elicotteri. Ma c’è una novità. Nelle scorse ore un uomo si è messo in contatto con il centro di coordinamento delle ricerche, che ha come campo base l’abitato di Cicogna.

L’escursionista ha affermato di aver incrociato Christian e Luca attorno alle 10.30 di sabato. I due varesini si sono fermati a parlare con lui e gli hanno chiesto indicazioni su come raggiungere Pogallo, che probabilmente era la loro prima meta. Pogallo è una località che dista circa un’ora di cammino da Cicogna. È un alpeggio che si incontra percorrendo un sentiero piuttosto abbordabile anche senza una particolare attrezzatura da montagna e che costeggia il Rio Pogallo, uno dei principali corsi d’acqua della zona. In alcuni punti il fiume forma grandi pozze racchiuse in strette gole. Anche qui si concentreranno le ricerche nella giornata di martedì.

LE RICERCHE NELLA GIORNATA DI LUNEDI’

All’alba si sono levati in volo due elicotteri, uno della Guardia di Finanza, l’altro dei Vigili del fuoco di Malpensa che nonostante il forte vento hanno perlustrato un’ampia porzione di territorio dell’area wilderness tra le più estese d’Europa.

Almeno 10 le squadre impegnate da terra: si tratta di gruppi misti composti dal Cnsas, il soccorso alpino”civile” e quello della Guardia di Finanza. Impegnate anche diverse unità dei carabinieri forestali, della protezione civile e della polizia provinciale.

I vigili del fuoco hanno allestito un CCR, centro di coordinamento ricerche a Cicogna. Sempre unità Saf, del soccorso alpino e fluviale hanno setacciato la parte bassa dei torrenti. Attorno alle 19 le operazioni di ricerca da terra sono state sospese e riprenderanno nella mattinata di domani.

A differenza di domenica, in cui sono stati battuti i sentieri e la bassa valle, nella giornata di oggi le ricerche si sono concentrate sui pendii più lontani dalle vie di transito della valle.

I PARENTI

Sul posto sono presenti le due famiglie dei dispersi che stanno al campo base di Cicogna: nel corsod ella giornata sono state divulgate le immagini dei due ragazzi: «Non abbiamo contatti da sabato, i telefoni sono spenti e non sappiamo da quale sentiero siano entrati nel bosco. Vorremmo lanciare un appello: se qualcuno li avesse incontrati si metta in contatto con le autorità: è importantissimo».

Avarie

LE RICERCHE NELLA GIORNATA DI DOMENICA

Le ricerche sono state attivate domenica mattina quando i parenti hanno dato l’allarme e sono durate per l’intera giornata fino a sera come riporta VerbanoNews, che sta seguendo la vicenda.

Il protocollo di ricerca persone scomparse è stato attivato a Cicogna, in Valgrande.

L’allarme è stato dato al 115 dei Vigili del fuoco. I due giovani dovevano rientrare sabato pomeriggio da un’escursione di qualche ora all’interno del Parco della Val Grande, ma non sono rientrati e non è stato possibile stabilire alcun contatto.

 

I due escursionisti non erano attrezzati per passare la notte all’aperto e le temperature minime ai 1000-1100 metri di Cicogna sono appena sopra lo zero.

Pubblicato il 24 Marzo 2019
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