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Il progetto del Palaginnastica si ferma: la gara d’appalto è annullata

L'amministrazione ha annullato l'affidamento ad uno studio di architetti di Torino della progettazione del nuovo palazzetto dello sport nell'area del Palaghiaccio. E nel frattempo si è palesato un nuovo privato che promette di realizzare tutte le opere

I progetti del nuovo palaginnastica

Sembra esserci una maledizione che aleggia sull’area del Palaghiaccio di Beata Giuliana. Una maledizione fatta di fallimenti, lavori bloccati, progetti rimasti solo sulla carta e gare d’appalto irregolari. Una serie di sventure che adesso colpisce anche una delle altre opere che dovrebbero andare ad arricchire il campus sportivo: il Palaginnastica.

La gara d’appalto con cui è stata affidata la progettazione definitiva del nuovo palazzetto dello sport è stata annullata. A luglio dello scorso anno il comune aveva infatti preparato il bando per affidare tutta la progettazione della nuova casa della Pro Patria, attualmente ospitata nel Pala Ariosto, prevedendo una base d’asta di 361.000 euro. A vincere quella gara era stato lo studio RTP Settanta7 di Torino che aveva chiesto poco più di 160.000 euro. Poco, troppo poco. Quel ribasso di oltre il 40% ha spinto subito altri contendenti a segnalare l’anomalia e -nonostante a dicembre i lavori fossero stati effettivamente affidati- ora l’amministrazione ha deciso di annullare quel provvedimento. «Abbiamo attivato la procedura dell’autotutela -spiega il sindaco Emanuele Antonelli- che, nel caso di ricorsi, ci mette al riparo».

E così se da un lato nella nuova delibera di annullamento si legge che “la procedura di affidamento è palesemente viziata per errore di calcolo […] tale da rendere il corrispettivo della prestazione palesemente non congruo” i tecnici del comune scrivono anche che “le opere da realizzare, a cui è strettamente connesso e dipendente il servizio oggetto di affidamento, ad oggi non sono appaltabili per mancanza della copertura finanziaria“. Una questione, quella economica, non di poco conto perché il progetto complessivo ha un costo complessivo di più di 3 milioni di euro.

Problema che potrebbe risolvere un privato, l’ennesimo che è andato a bussare alla porta di Palazzo Gilardoni. Nella delibera si mette infatti nero su bianco che il 4 marzo 2019 “è pervenuta da parte di un operatore privato una manifestazione di interesse a presentare una proposta di project financing per la progettazione e realizzazione dell’opera oggetto di incarico e di altre strutture sportive nell’area interessata, che permetterebbe all’Amministrazione Comunale di realizzare l’opera senza dover reperire fondi propri”. Ed è proprio questa strada che Emanuele Antonelli adesso vorrebbe sondare. «Il privato si farebbe carico della progettazione e realizzazione di tutte le opere ad un costo inferiore» dice il primo cittadino. Una proposta che sembra molto simile a quella che portò un’altra società, la Vip Immobiliare di Gallarate (che rappresentava investitori sempre rimasti anonimi, ndr) a vincere una gara d’appalto che poi la stessa giunta Antonelli andò ad annullare, non senza una lunga battaglia legale. La differenza con il nuovo privato? «Questi sono seri, professionali e del territorio -assicura Antonelli-. E sono in grado di fare prima e meglio».

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it
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Pubblicato il 02 Aprile 2019
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