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Teresa, Gary e tutti gli altri di Easyjet sono pronti a decollare

Sono i volti dei dipendenti delle basi a Milano Malpensa e Napoli Capodichino, in un video “emozionale” che racconta la voglia di ripartire. Anzi, in questo caso: voglia di decollare

Bruno, Alessandro, Teresa, Gary e tutti gli altri: sono i volti di Easyjet a Malpensa, in un video “emozionale” che racconta la voglia di ripartire delle due principali basi Easyjet, Milano Malpensa e Napoli Capodichino. Anzi, in questo caso: voglia di decollare.

Certo: sono passati due mesi dal #milanononsiferma che aveva (forse) contribuito a rallentare l’adozione di misure drastiche contro il Covid, adesso c’è più consapevolezza e si sa che ripartire richiederà regole precise, attenzioni particolari.

Il mondo dell’aviazione in ogni caso sta facendo i conti con una flessione drastica della domanda: là dove riprendono i voli, si usano ancora aerei da 100 posti o poco più, in molti casi. Comunque le compagnie si stanno attrezzando, iniziano a comparire le prime date per la ripartenza di singoli voli o del network nel suo complesso.

Easyjet aveva indicato una data, il 18 maggio, e adesso appunto ci “mettono la faccia” anche i lavoratori delle basi di Malpensa e Napoli (la compagnia ha attivato cassa integrazione per ridurre le perdine, nel frattempo, e ha tenuto a rassicurare sulla solidità finanziaria). 
A metà aprile il vettore – di base a Londra ma ormai con due aziende diverse, una in Uk e una in Ue – aveva  annunciato che sarebbe ripartita rispettando tutte le misure di sicurezza di distanziamento sociale a bordo, richiesta che invece è stata contestata – ancora nelle ultime ore – dal principale competitor, Ryanair, che ha condizionato la propria ripartenza alla possibilità di operare a pieno carico.

Per il resto: il video è simpatico e si vede anche un po’ di Italia intorno, dal golfo di Napoli al duomo di Milano, alle Dolomiti.

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 13 Maggio 2020
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