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La Cracking Art irrompe a Gallarate con i suoi animali colorati

Oggetti giocosi, fuori scala, in grado di attrarre l’attenzione, ma anche con una loro simbologia: un progetto che animerà per un periodo il centro (con un lato solidale)

cracking art Gallarate

Lumache fluo, pinguini nucleari ed elefanti fosforescenti: Gallarate si colora con la Cracking Art, progetto di Comune e museo Maga che ha portato nel centro della città le opere del collettivo nato nel 1993 e che negli anni ha toccato grandi città del mondo e province d’Italia.

“Abbiamo iniziato a pensare questo progetto a settembre-ottobre: stavamo uscendo da una fase complicata e l’idea era portare un’arte giovane, facile, comprensibile e colorata nelle vie della città” spiega l’assessore Claudia Mazzetti, affiancata dalla direttrice del museo Maga Emma Zanella. “Seguendo su Instagram Cracking Art vedevamo le immagini nelle grandi città: oggi siamo la prima città in provincia a ospitare questi progetto”.

Arte colorata e di facile fruizione, come sottolinea lo stesso collettivo Cracking Art: “Siamo un collettivo di cinque artisti che lavorano da anni con questa modalità. Amiamo il suffisso re- e qui scegliamo il tema ri-creazione: opere che divertono e ricreano la vita, gli spazi, le occasioni. È un’arte che riporta anche l’attenzione ad alcuni temi sociali: noi amiamo la plastica, elemento fondamentale della nostra vita, che ci pone domande sull’uso che ne facciamo.  È la plastica che inquina o l’uomo?”

“Sono opere che arrivano a diversi livelli, curiosità e divertimento, ma anche un significato più profondo di rigenerazione dei materiali”  aggiunge il sindaco Andrea Cassani.

cracking art Gallarate


Ogni animale, nella simbologia di Cracking Art (tutta da scoprire sul loro sito), ha un messaggio e un ruolo: così il cucciolo di elefante rappresenta la nuova vita e insieme il tema della memoria e viene usato dal collettivo per sostenere i luoghi della cultura, come nel caso della biblioteca di piazza San Lorenzo. Tra i primi nati c’è il pinguino, che diventa un simbolo straniante, che dal dall’Antartide viene ricollocato nelle città (in questo caso nella fontana di piazza San Lorenzo e sul municipio). In stazione compare un coniglio gigante mentre in piazza fanno mostra di sé le grandi chiocciole.

La cracking art a Gallarate

C’è poi un altro simbolo, le rane: cinquanta esemplari di diversi colori, esemplari esclusivi che si possono ottenere con donazione di 50 euro: le donazioni saranno impiegate per i rifugiati ucraini  arrivati settimana scorsa in città. Volete una rana? La trovate in municipio sabato mattina dalle 10.30 alle 12.30.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 11 Marzo 2022
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