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Malpensa e Linate recuperano: lo scorso anno +108% rispetto al 2021

Il report nel Progetto di bilancio approvato dal Cda, che ha deliberato di convocare l’Assemblea ordinaria della Società per il 28 aprile

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Il Consiglio di Amministrazione di Società per Azioni Esercizi Aeroportuali (SEA), riunitosi il 24 marzo 2023, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio di SEA, i risultati consolidati del Gruppo SEA e la Dichiarazione Non Finanziaria consolidata dell’esercizio 2022. Il Consiglio di Amministrazione di SEA ha deliberato di convocare l’Assemblea ordinaria della Società in data 28 aprile 2023, in prima convocazione e, occorrendo, in seconda convocazione il giorno 3 maggio 2023.

Traffico
Nell’esercizio 2022, il Sistema Aeroportuale di Milano gestito da SEA ha servito 28,9 milioni di passeggeri, in aumento del 108% rispetto all’esercizio precedente.

In linea con quanto accaduto a livello europeo, il traffico passeggeri di Linate e Malpensa è cresciuto a partire dal mese di marzo raggiungendo i valori massimi nei mesi di luglio, agosto e settembre con oltre 3 milioni di passeggeri al mese, recuperando nella summer season (da aprile a ottobre) l’89% del traffico 2019.

L’aviazione commerciale ha registrato una netta ripresa, con movimenti in crescita del 62% rispetto al 2021, inclusa l’attività cargo).

L’aeroporto di Malpensa ha gestito 21,2 milioni di passeggeri (pari al 74% rispetto all’esercizio 2019), in crescita del 122% rispetto al 2021; l’aeroporto di Linate ha, invece, servito 7,7 milioni di passeggeri (in crescita del 17% rispetto al traffico operato nel 2019 – anno nel quale il terminal è stato inattivo per 3 mesi), in crescita del 78% rispetto al 2021.

L’aviazione generale, attraverso gli scali di Linate Prime e Malpensa Prime, ha gestito complessivamente 32.626 movimenti nel 2022 (in aumento del 33% rispetto all’esercizio 2019), in crescita del 20% rispetto all’anno precedente.

La merce trasportata è stata pari a 717 mila tonnellate, in flessione del 3% rispetto al 2021 (anno record con 743 mila tonnellate di merce movimentata), ma in aumento del 30% rispetto al 2019. Si conferma così il ruolo della Cargo City di Malpensa come primario polo per gli scambi di merci in import ed export a livello nazionale.

Andamento economico-finanziario consolidato[1]
Nell’esercizio 2022, i ricavi della gestione, pari a 734,8 milioni di euro, hanno evidenziato un aumento del 126%. La performance positiva è riconducibile alla ripresa del traffico registrata nel corso dell’esercizio. I ricavi comprendono contributi pubblici da Stato e Regione Lombardia per complessivi 144,1 milioni di euro, a parziale compensazione perdite economiche ascrivibili alla pandemia. Al netto di tali contributi, i ricavi sono stati pari a 590,7 milioni di euro, in crescita di 265,5 milioni di euro rispetto all’esercizio 2021.

L’incremento dei ricavi ha riguardato tutti i settori di business.

I Ricavi Aviation, pari a 343,4 milioni di euro, sono aumentati di 147,6 milioni di euro per effetto della crescita del traffico passeggeri. Le performance del business cargo sono, invece, di poco inferiori rispetto a quelle dell’esercizio precedente, anche a seguito del blocco degli scambi commerciali da/verso la Russia.

I Ricavi Non Aviation, pari a 232,0 milioni di euro, registrano una crescita di 115,3 milioni di euro con performance positive di tutti i comparti, e in particolare dei ricavi da shops presso lo scalo di Linate, per la piena operatività degli spazi commerciali del nuovo corpo F (inaugurato nel mese di giugno 2021), e presso lo scalo di Malpensa, per la riattivazione dei collegamenti internazionali e dei flussi di traffico di lungo raggio.

I Ricavi General Aviation, pari a 15,3 milioni di euro, sono in crescita del 20% grazie al maggiore numero di movimenti gestiti e di maggiori ricavi commerciali.

I costi di gestione sono stati pari a 446,4 milioni di euro, in incremento di 150,7 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, principalmente per effetto dei maggiori volumi di traffico, dell’incremento dei costi energetici, dell’aumento dei costi del lavoro, derivanti dalla minore fruizione di ammortizzatori sociali. I costi di gestione includono inoltre oneri non ricorrenti, pari a 26,4 milioni di euro, per l’avvio del nuovo piano di pensionamenti anticipati.

Il Risultato Operativo Lordo (EBITDA) è positivo per 290,2 milioni di euro in aumento di 258,5 milioni di euro rispetto al precedente esercizio.

Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a 199,5 milioni di euro (-80,8 milioni di euro nell’esercizio 2021).

Il Risultato Netto di Gruppo è pari a 182,5 milioni di euro (-75,1 milioni di euro nell’esercizio 2021).

Gli Investimenti realizzati nel 2022 ammontano a 76,8 milioni di euro (49,9 milioni di euro nel 2021), evidenziando la piena ripresa dell’operatività.

Nell’aeroporto di Malpensa, gli investimenti sono stati volti principalmente ad incrementare la funzionalità, la sicurezza e il livello di comfort offerto ai passeggeri, con l’installazione dei nuovi apparati per il controllo dei bagagli di stiva, il “progetto Smart Security”, l’avvio dell’installazione degli apparati di “self-enrollment” – necessari per la gestione delle nuove procedure di controllo di frontiera in applicazione dal 2023 (“Entry Exit System”) – nonché le modifiche di layout con incremento degli spazi destinati allo stazionamento dei passeggeri. I principali interventi sulle infrastrutture in area “air side” hanno riguardato la riqualifica delle aree esistenti e progetti correlati agli obiettivi di mantenimento e incremento dei livelli di sicurezza e funzionalità operativa.

Si sottolinea inoltre che, a seguito della decisione di riaprire il Terminal 2 il 31 maggio 2023, sono stati riattivati nel corso degli ultimi mesi dell’esercizio 2022 i progetti per il completamento delle opere che erano state sospese a seguito della chiusura di detto terminal (apparati self bag drop in area check-in e adeguamento del sistema HBS allo standard 3 ECAC), oltre a ripristinare la piena funzionalità di tutti i sottosistemi operativi e dei vari impianti.

A Linate, i principali investimenti hanno riguardato la prosecuzione delle opere di riqualifica e standardizzazione dei bagni aperti al pubblico, il “progetto Smart Security” e l’attivazione delle opere correlate alla prossima entrata in esercizio delle procedure “Entry Exit System”, mentre, in area “air side”, gli interventi più significativi hanno riguardato la riqualifica di alcune zone di pavimentazione delle infrastrutture esistenti, il completamento del rinnovo del sistema di guide ottiche, il rinnovo dell’impianto di videosorveglianza del piazzale aeromobili, la conversione a LED delle torri faro e il rinnovo degli aiuti visivi luminosi.

L’indebitamento finanziario netto, pari a 388,2 milioni di euro, evidenzia una riduzione di 266,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (654,8 milioni di euro). La riduzione del debito netto è stata determinata dalla favorevole dinamica dei flussi di cassa riconducibili alla ripresa delle attività e dall’incasso dei già citati contributi pubblici.

Dati della capogruppo SEA

La capogruppo SEA ha chiuso l’esercizio 2022 con ricavi totali pari a 761,2 milioni di euro (343 milioni di euro nel 2021) mentre l’EBITDA è pari a 280,5 milioni di euro (25,3 milioni di euro nel 2021) e il risultato netto della Società registra un utile di 194,9 milioni di euro (una perdita di 80,3 milioni di euro nel 2021).

Evoluzione prevedibile della gestione ed eventi di rilievo

Nei primi mesi del 2023, l’andamento del traffico aereo conferma il trend di recupero dei livelli pre-crisi registrato nel corso del 2022. Il mix di traffico resta molto simile a quello del 2022, con prevalenza di destinazioni di breve-medio raggio e una quota di mercato dei vettori low cost paragonabile a quella detenuta dalle compagnie legacy.

Con la ripresa dell’attività dei vettori legacy e la riattivazione dei modelli hub&spoke, si prevede che alcuni vettori low cost ripristinino il proprio network secondo la struttura pre-covid, con un maggior focus su destinazioni internazionali.

I flussi di traffico maggiormente penalizzati nel periodo della pandemia, ovvero i collegamenti verso le destinazioni asiatiche, sono stati riattivati a partire dal mese di novembre 2022, anche a seguito della cessazione della zero-Covid policy attuata da alcuni governi asiatici (Cina in primis). Nel primo trimestre 2023 sono aumentate le rotte verso l’Asia servite da Malpensa; per i prossimi mesi sono previste ulteriori aperture e un potenziamento delle frequenze verso la Cina (Shanghai e Pechino), Hong Kong, area del Golfo e Nord America.

Con riferimento al traffico di aviazione generale, nel 2023 è atteso il consolidamento dei collegamenti domestici e internazionali del 2022 ed un incremento dell’attività di lungo raggio, con effetti sulla dimensione della macchina media.

Infine, in relazione al segmento cargo, che nel corso degli ultimi anni ha fatto registrare risultati record, nei primi mesi del 2023 le merci trasportate, così come i voli all-cargo, risultano in flessione rispetto allo stesso periodo 2022. Tale contrazione è legata, da un lato alla riattivazione anche da parte di altri aeroporti nazionali dei collegamenti di lungo raggio (voli passeggeri con elevata capacità di stiva), dall’altro alla ripresa del trasporto merci via nave a seguito della riduzione dei prezzi dei noli dei container marittimi.

Il contesto economico ed industriale in cui SEA si troverà ad operare nel 2023 permane incerto: la crescita del traffico aereo dipenderà infatti da diversi fattori, tra cui: l’evoluzione del quadro geopolitico (con particolare riferimento al conflitto Russia-Ucraina), le dinamiche del costo dell’energia e del petrolio, l’andamento dell’inflazione e le politiche di contenimento messe in atto dalle banche centrali.

Relativamente ai prezzi delle commodities energetiche (che nel 2022 risultano quintuplicati rispetto ai valori pre-Covid), i primi mesi del 2023 hanno confermato un trend di decrescita nel prezzo del gas avviato già dalla fine del 2022; le più recenti previsioni propendono per una stabilizzazione dei prezzi sui livelli attuali, almeno fino al termine della stagione termica estiva – anche in conseguenza del livello di riempimento degli stoccaggi nazionali e della minor dipendenza dalle forniture di metano proveniente dalla Russia. Nonostante i segnali positivi, il mercato delle commodities energetiche è ancora caratterizzato da elevata volatilità e poca liquidità: un eventuale rialzo dei prezzi avrebbe un impatto diretto sui costi di esercizio per la Società (in primo luogo, sulla bolletta energetica) ed un effetto indiretto sui volumi di traffico (l’aumento dei costi operativi delle compagnie aeree si rifletterebbe nel prezzo dei biglietti aerei).

Per quanto concerne invece il costo dei materiali di costruzione, anche in considerazione di quanto già osservato nella prima parte del 2023, la Società non ritiene verosimile un incremento dei prezzi, ulteriore rispetto a quanto registrato nel 2022.

In considerazione di quanto precedentemente evidenziato, si prevede che i risultati dell’esercizio 2023 del Gruppo SEA confermino il trend positivo di recupero registrato dall’esercizio 2022.

Il management continua a monitorare attentamente l’evoluzione della situazione aggiornando costantemente le proiezioni di traffico, effettuando rilevazioni periodiche dei prezzi delle commodities e dei materiali da costruzione e sviluppando analisi di sensitività finalizzate a quantificare gli impatti economici e finanziari derivanti dai fenomeni industriali innanzi descritti.

Eventi di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio

In data 10 febbraio 2023 è stato sottoscritto un accordo tra SEA e BCUBE Air Cargo S.p.A. per la cessione della partecipazione di minoranza nella società Malpensa Logistica Europa S.p.A. attualmente detenuta da SEA. La cessione non è stata al momento perfezionata in quanto l’accordo prevede condizioni sospensive non ancora verificatesi.

Dichiarazione non Finanziaria 2022

Il Consiglio di Amministrazione di SEA ha approvato la Dichiarazione Non Finanziaria 2022, al cui obbligo di redazione SEA è assoggettata in conseguenza del D.lgs 254/2016, in quanto Ente di Interesse Pubblico. La metodologia di rendicontazione adottata è in linea con lo standard internazionale (Global Reporting Initiative).

I principali risultati conseguiti nell’esercizio rispetto ai temi “materiali” sono riportati a seguire.

Ambiente

Malpensa e Linate hanno conseguito nel 2021 il massimo livello (4+) di certificazione dell’Airport Carbon Accreditation (ACA), il programma di riduzione volontaria delle emissioni di CO2 promosso dall’associazione degli aeroporti europei ACI Europe. Gli scali milanesi sono tra gli aeroporti europei che si sono posti il traguardo di anticipare di 20 anni – rispetto al target fissato dall’Unione Europea al 2050 – il raggiungimento del “net zero carbon footprint”.

Nel 2022, l’impronta carbonica diretta del sistema aeroportuale milanese si è ridotta del 12,2% rispetto all’anno precedente, in corrispondenza di un contenimento del 23% delle emissioni associate ai consumi elettrici.

Sono proseguiti nel 2022 gli interventi di energy saving, attraverso:

la prosecuzione della campagna di efficientamento dell’illuminazione di fabbricati, piazzali e viabilità esterna, con introduzione di lampade a basso consumo e LED sia per sostituzioni che per nuove installazioni;
l’inserimento di orologi temporizzatori e sezionatori sui circuiti luci per zone a bassa frequentazione o utilizzo;
l’inserimento di motori ad alta efficienza e di inverter sulle sotto-centrali termiche;
l’ottimizzazione della regolazione degli impianti di termo-condizionamento.

In entrambi gli scali, si è registrata una riduzione dei consumi idrici (si ricorda che SEA ha un regime di piena autonomia nell’approvvigionamento idrico grazie ad una serie di pozzi artesiani presenti all’interno dei sedimi aeroportuali):

-15,1% a Linate, attraverso un utilizzo minore di acqua dai pozzi a scambio termico per limitare il consumo energetico legato al condizionamento degli uffici
-10,6% su Malpensa, attraverso una ottimizzazione dell’uso dei pozzi

È proseguita infine nel 2022 la strategia di accessibilità sostenibile agli aeroporti del sistema, finalizzata ad incentivare, per i passeggeri e i lavoratori, modalità di fruizione di mezzi e servizi di trasporto pubblici a basso impatto per gli spostamenti.

In entrambi gli scali si è rilevata una diminuzione significativa della quota modale di accesso con auto privata: -12% a Linate e -15% a Malpensa rispetto al 2021, a vantaggio dell’utilizzo del bus (+13% a Linate e +2% a Malpensa). L’utilizzo del treno per gli spostamenti da/per Malpensa ha infine registrato una crescita dell’11%, passando da un’incidenza del 21% al 32%.

Qualità del servizio

Il livello di soddisfazione espresso dai passeggeri nei confronti dei servizi offerti dagli scali milanesi ha registrato un’ulteriore crescita per lo scalo di Malpensa (78,6% vs. 75,8% dell’anno precedente) ed è rimasto sostanzialmente stabile per lo scalo di Linate (80,3% vs. 80,9% nel 2021).

Malpensa è il miglior aeroporto italiano in termini di qualità della connettività aerea, unico facente parte della top 10 nel ranking continentale basato sulla quota di PIL europeo raggiungibile in tempi contenuti.

La raggiungibilità delle destinazioni in funzione del tempo di viaggio appare più indicativa della qualità dei collegamenti di un aeroporto rispetto al numero di collegamenti offerti. Malpensa si colloca al 7° posto della classifica europea, con il 76,7% del PIL raggiungibile entro le 2 ore di viaggio.

Equità e benessere dell’ambiente lavorativo

La quota di personale femminile nel 2022 è cresciuta di 1,3 p.p., attestandosi al 30,3% dell’organico.

Il differenziale retributivo donne/uomini – per quanto riguarda la RAL – risulta pari all’1,5%, sostanzialmente allineato all’anno precedente.

Nel 2022, è proseguito il consolidamento del regime di smart working, avviato nel 2018, consentendo flessibilità operativa e modalità di lavoro maggiormente compatibili con i carichi di cura familiare per oltre il 28% dei dipendenti (651 unità).

Impatto socio-economico[2]

L’impatto socio-economico degli aeroporti milanesi, in particolare della Cargo City di Malpensa, nel 2022 è risultato rilevante per tutto il sistema produttivo del Nord-Italia.

Le ricadute complessive sul territorio generate dal sistema aeroportuale milanese sono quantificabili in circa 40 miliardi di euro, alle quali ha corrisposto l’attivazione di poco più di 239 mila posizioni lavorative.

I flussi in valore di import-export (55,2 miliardi, +12,3 miliardi rispetto all’anno precedente) che sono transitati da Malpensa nel 2022 corrispondono a circa il 4,5% del commercio estero italiano, che nel 2022 ha registrato una forte crescita, portandosi a quota 1.231 miliardi di euro.

Dalla Cargo City di Malpensa è transitato l’11,8% (+1,3 p.p. vs 2021) in valore di tutte le esportazioni nazionali dirette al di fuori dell’UE.

Per i comparti mobili/arredamento, moda/abbigliamento e meccanica le quote di esportazioni gestite da Malpensa sul totale Italia sono state pari rispettivamente al 15,7%, al 14,7% e al 7,6%.

Va infine rilevato come nel 2022 dalla Cargo City di Malpensa sia transitata quasi la metà (e oltre un terzo in valore) di tutte le esportazioni italiane del settore moda/abbigliamento destinate ai ricchi e dinamici mercati del Far East e del Nord America, così come oltre un quarto delle esportazioni, destinate nei medesimi mercati, del comparto mobili/arredamento.

Rilevanti – e pari a un quarto del totale nazionale – infine anche le quote di export destinate, via Malpensa, al Nord America da parte delle industrie nazionali della chimica/plastica (24,0%) e ai mercati dell’Asia Orientale da parte del comparto meccanico (25,7%).

Pubblicato il 31 Marzo 2023
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