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Il dibattito su “chi vince, chi perde” con le nuove rotte di Malpensa

Ci sono sindaci favorevoli e altri che si mobilitano, mentre anche i comitati incalzano per chiedere modifiche. Proviamo a fare il punto

Malpensa Generiche

La definizione delle nuove rotte di decollo dall’aeroporto di Milano Malpensa ha suscitato molto interesse nel territorio intorno allo scalo, perché prevede diverse novità nella ripartizione dei decolli e insieme – e qui sta il punto – dei disagi causati dal rumore.

Il sindaco di Somma Lombardo Bellaria – che tra i sindaci è quello che più da vicino il tema Malpensa – ha parlato di un risultato positivo, frutto di un lavoro molto lungo e approfondito. Lo ha detto con riferimento al quadro complessivo e anche rispetto al suo Comune, su cui diminuisce l’impatto, che viene calcolato non in termini assoluti e generici, ma con un coefficiente che tiene conto dell’incidenza sul numero di abitanti.

Per la prima volta è arrivato anche un plauso da oltre Ticino, per la precisione da Oleggio, in controtendenza con altri enti locali novaresi. «Con il nuovo assetto solo il 30% dei voli notturni decolleranno verso il Piemonte» aveva sintetizzato il sindaco oleggese, Andrea Baldassini, che aveva partecipato anche come uditore alla commissione aeroportuale.

Giudizio in controtendenza rispetto ai commenti negativi dalla maggior parte dei Comuni della sponda Ovest del Ticino, quelli posti poco più a Nord: «Siamo di fronte ad un molto probabile peggioramento dell’attuale situazione dei decolli causato dalle ultime decisioni prese dalla Commissione aeroportuale » dice una nota sottoscritta dalla Provincia di Novara, dall’ente di gestione del parco del Ticino piemontese e dai Comuni di Castelletto Sopra Ticino, Varallo Pombia, Pombia, Oleggio e Marano Ticino, insieme al Comitato Aerei di Varallo Pombia.

Il ritorno allo scontro tra Piemonte e Lombardia?

Dalla sponda piemontese si accusa la Commissione di aver voluto «tutelare in via prioritaria solo la Lombardia»., in una riedizione di quella contrapposizione che si era vista agli albori di Malpensa 2000.
Non che in Lombardia i pronunciamenti oggi siano stati univochi e solo positivi.
A Nord dello scalo le nuove rotte sgravano in parte dal rumore la città di Somma Lombardo e i limitrofi centri a Est (Arsago e Casorate), ma a Nord lamentano un disagio crescente.

aereo decollo gallarate abitato

Coarezza e Golasecca sulle barricate contro le rotte di Malpensa

Le località che più si stanno facendo sentire sul tema sono i due paesini di Coarezza e Golasecca, a Nord-Ovest della testata delle piste di decollo: secondo i comitati delle due località – che si sono uniti – la ripartizione delle rotte peggiorerà di molto la qualità della vita dei due abitati.

Il punto è che la ripartizione delle rotte è fatta di differenze di pochi gradi che – soprattutto a ridosso dell’aeroporto, quando gli aerei sono più bassi – possono generare percezioni assai diverse.

Golasecca è uno dei Comuni del cosiddetto “Cuv”, il consorzio dei paesi e città più esposti al rumore. In linea teorica dovrebbe garantire una maggiore condivisione, ma qualche distinguo è comparso: a Golasecca si è mobilitata anche l’opposizione, il sindaco Claudio Ventimiglia ha dovuto incontrare subito il locale comitato e ha «fatto proprie le richieste e le preoccupazioni» espresse. Mentre poche sere prima il sindaco di Somma Bellaria affrontava i cittadini arrabbiati in un’infuocata riunione a Coarezza (che è frazione sommese).

Il “fronte Sud”, da Lonate al Castanese

Per stare al territorio del Cuv, dubbi sono stati espressi dall’opposizione di Lonate Pozzolo, altra realtà che è interessata dal rumore dei decolli verso Sud, che sono soprattutto i voli cargo operati la notte.
La minoranza di Uniti e Liberi ha contestato la scarsa informazione data dalla sindaca Elena Carraro, ma ha anche adombrato l’ipotesi che l’impatto su Lonate sia – nel complesso – negativo.

All’opposto un commento positivo è arrivato invece dall’amministrazione di  Turbigo, un altro dei Comuni a Sud dello scalo: l’amministrazione ha parlato di «un altro passo compiuto nella direzione volta a trovare il giusto equilibrio tra la presenza di Malpensa e il rispetto dei cittadini e del territorio di Turbigo».

“I limiti ai voli notturni bloccano lo sviluppo di Malpensa”

Dalle file dell’opposizione anche Francesco Gritta (Siamo Turbigo) si aspetta beneficio per alcune zone, ma mette in guardia per altre: «La vicina Nosate penso che nell’immediato futuro avrà maggiori disagi» ha dichiarato.
Meno presente nel dibattito la politica di Castano Primo, alle prese con le mosse prelettorali.

La condivisione delle decisioni

Va ricordato che i Comuni milanesi a Sud dello scalo di Malpensa sono meno coinvolti nei processi decisionali (sulle rotte come sui progetti di sviluppo) e in passato non sono mancati i momenti in cui le amministrazioni hanno assunto posizioni molto critiche, in particolare sulla tutela della brughiera, indipendentemente dal “colore” politico.

In questo caso dal Milanese non vengono giudizi drastici e la politica si è mossa con prudenza, per così dire.
diverso invece il giudizio prevalente dal Novarese, dove gli enti locali hanno anche ribadito la richiesta di partecipare a pieno titolo alla Commissione aeroportuale, «come era in passato e come previsto dalle note dei Ministeri dell’Ambiente e del Ministero dei Trasporti». Su questo punto la politica locale è pronta a far sentire la sua voce a Roma, anche attraverso deputati, senatori e referenti di partito.

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 14 Marzo 2024
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