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WizzAir è a -70% ma dice che ha riserve sufficienti e non licenzierà

Le compagnie aeree stanno erodendo le loro riserve, ma WizzAir dice che sta parando bene il colpo e che è pronta a ripartire quando servirà

Malpensa Generiche

I numeri del 2020 sono impietosi, non poteva essere altrimenti: -70,7% di passeggeri, -71,8% di entrate. Ma Wizzair ha ancora in cassa 1,6 miliardi di euro, un “tesoretto” per continuare a stare sul mercato, in un quadro quantomai incerto.

La compagnia ungherese, che da low cost “dell’Est” è ormai divenuta un player importante su tutta Europa, ha diffuso oggi i dati aggiornati, nel mezzo di una crisi che sta colpendo duramente tutto il settore aereo (salvo la ripresa del mercato interno cinese).

«Wizz Air ha ottenuto risultati nettamente superiori alla media del settore nel secondo trimestre dell’anno finanziario in corso» dice József Váradi, amministratore delegato. «Abbiamo trasportato 5,8 milioni di passeggeri con un fattore di carico del 66% e il 72% della nostra capacità del 2019 in un contesto in continua evoluzione di restrizioni di viaggio in tutti i nostri mercati. I nostri ricavi accessori continuano ad aumentare su base per passeggero, guidati da una performance resiliente dei nostri prodotti principali. Allo stesso tempo, la nostra gestione dei costi disciplinata ci ha permesso di sostenere il nostro bilancio di investimento classificato con un saldo di cassa totale di 1,6 miliardi euro».

Nel dettaglio, le disponibilità di cassa sono scese da 1,819.2 miliardi di euro a 1,559, con una erosione (in sei mesi di emergenza, fino al 30 settembre) del 14,3%.

Commentando gli sviluppi aziendali, Váradi ha aggiunto: «Durante la prima metà dell’anno finanziario, abbiamo dimostrato un’agilità eccezionale e investito in opportunità di mercato a lungo termine: abbiamo annunciato 13 nuove basi dall’inizio dell’anno fiscale e abbiamo aggiunto più di 260 nuove rotte, comprese rotte nazionali, quindi in modo significativo espandere l’impronta geografica dell’azienda e migliorare il nostro posizionamento strategico per catturare la domanda».

Tra le basi attivate, un ruolo importante ha Milano Malpensa, con 5 aerei (le altre nuove basi vedono ruotare da uno a tre “macchine”) e 29 rotte, anche se ovviamente bisognerà vedere come impatteranno le nuove norme del Dpcm sulle tratte nazionali, che fino ad oggi sono state quelle su cui c’è stata maggiore dinamicità.

Sulle negoziazioni in corso e sulle prospettive per l’intero anno, Váradi ha dichiarato:
«Durante il periodo invernale, prevediamo che le condizioni saranno particolarmente difficili con le restrizioni di viaggio in corso a causa del Covid-19 e il calo stagionale della domanda di viaggi. Continueremo a concentrarci sulla gestione dei costi e ci sforzeremo di mantenere una attività di volo in attivo, con un approccio equilibrato nella gestione della capacità» (nei sei mesi passati la media del load factor è del 64.3%).

«Nonostante le sfide che ci attendono durante il resto di questo anno fiscale, abbiamo gettato le basi per una rapida ripresa: oltre ad espanderci in nuovi mercati, intendiamo mantenere tutta la nostra attuale dotazione di personale e generare così un vantaggio per quando ritornerà la domanda. Siamo fiduciosi che emergeremo come vincitori strutturali, consentendo a Wizz Air di crescere in modo redditizio negli anni a venire».

Pubblicato il 05 Novembre 2020
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