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Samarate: “L’imbarazzante chiusura mentale della sinistra”

Il commento critico verso il centrosinistra di un commissario supplente di Forza Italia, Luca Macchi, dopo la commissione cultura di Samarate

Parco panchine Samarate Villa  Montevecchio

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Luca Macchi, dopo la commissione cultura di Samarate cui ha preso parte da supplente:

Venerdì 5 marzo ho partecipato da supplente alla commissione cultura di Samarate e, ancora una volta, l’imbarazzante chiusura mentale di alcuni esponenti della sinistra samaratese ci ha fatto capire che o la cultura è una proposta di sinistra oppure va ostacolata o almeno messa in dubbio.

Abbiamo dedicato 80 minuti ad ascoltare menti, a mio avviso, chiuse che hanno criticato un accordo legittimo tra amministrazione e un gruppo culturale locale (un punto non all’ordine del giorno). Un accordo che apre le porte a chiunque  di poter organizzare e offrire gratuitamente eventi culturali senza pagare la tassa del suolo pubblico o degli spazi comunali. Accordo che dura solo un anno e che prevede l’obbligo di condividere gli eventi con l’amministrazione: un accordo blindato per l’amministrazione. Apriti o cielo: che un gruppo di cittadini abbia proposto un accordo all’amministrazione, per poter aggiungere una goccia d’acqua al mare del lavoro svolto dalle associazioni samaratesi, ha dato fastidio agli “ intellettuali” di sinistra.

È imbarazzante la chiusura mentale di certe persone; è imbarazzante l’acredine che esprimono verso tutto ciò che non è da loro proposto o organizzato; è imbarazzante la voglia di cercare di creare sempre dubbi e ombre su tutto ciò che propongono gli altri. È  l’innata certezza che la sinistra porta nel suo dna: la certezza di avere in tasca la verità assoluta, la certezza che solo la propria offerta culturale sia quella che vogliono i cittadini, verrebbe da riesumare il Guareschi, ma sarebbe un inutile scomodare.

La commissione è proseguita su argomenti ben più interessanti, con l’aggiornamento dell’amministrazione sulle scelte che sta compiendo nei confronti del prossimo utilizzo della villa Montevecchio. Forza Italia ha chiesto di tornare a considerare la Villa, la casa della cultura, così come era al tempo del sindaco Venco.

Non dimentichiamoci che la villa è diventata “ fondazione” (fortunatamente in verità non lo è mai diventata) solo per necessità politiche dell’allora maggioranza di sinistra, che al fine di non spaccarsi si inventò un nuovo ruolo di prestigio per un suo esponente politico ( non c’erano più posti per assessori). Quella scelta costò  alla cittadinanza, lo spostamento della biblioteca e la cessione della villa. Oggi il ritorno della Villa in capo all’amministrazione ci costerà 90.000 euro (anche qui un ringraziamento alla sinistra va fatto).

Forza Italia chiede in modo fermo di ricostituire l’ufficio cultura all’interno della Villa, così come era al tempo del sindaco Venco, potenziando  questo ufficio con nuovo personale, o meglio con personale dedicato esclusivamente al settore cultura.

Abbiamo proposto di chiedere ai dipendenti comunali se ci fosse qualcuno disposto a mettersi in gioco, per formazione, voglia o aspirazione ed accettare di andare all’ufficio cultura per promuovere un nuovo progetto culturale-educativo ( ricordo a tutti che Prandoni, ex bibliotecario e organizzatore per anni insieme alla mai dimenticata Graziella Genovese, prima era un geometra dell’ufficio tecnico comunale).

Siamo favorevoli all’idea dell’amministrazione di fare accordi con le associazioni culturali che prevedano la possibilità di utilizzo di alcuni locali, posti al piano primo e secondo della villa. Il bando o gli accordi dovranno però, a nostro parere, definire in modo chiaro gli spazi assegnati, i giorni di utilizzo e gli orari, al fine di poter far utilizzare gli stessi spazi anche da altre associazioni che vorranno richiederlo negli anni successivi.

Rimaniamo fermi sulla necessità di individuare nell’amministrazione il vero gestore delle sale pubbliche, al fine di permettere a tutte le associazioni, gruppi culturali, privati, l’utilizzo degli stessi. La Villa è finalmente tornata spazio pubblico, serve la capacità di gestione del pubblico per farne la vera casa della cultura per tutti.

Nella serata abbiamo anche ricordato, ancora una volta, la necessità di mettere a disposizione delle associazioni una sala pubblica a scelta tra la sala convegni, oggi ufficio tecnico, e la sala Pozzi, oggi inutilizzata grazie alla sbadataggine di un precedente assessore.

Ripetiamo per l’ennesima volta che Samarate, città di 16.000 abitanti, è l’unico comune nella zona non dotata di una sala pubblica dove far incontrare i cittadini e dove organizzare eventi culturali. Abbiamo chiesto di ripristinare lo spazio anfiteatro delle scuole elementari di Samarate al fine di poter organizzare eventi teatrali e musicali, spazio che diventerebbe luogo di eccellenza sia per la scuola che per l’amministrazione.

Qualora, non si potesse pensare a sale pubbliche  in tempi brevi, abbiamo chiesto di valutare accordi con i circoli educativi presenti sul territorio (Verghera, Samarate, San Macario), abbiamo tre circoli con spazi molto interessanti, un accordo che possa prevedere una sovvenzione ai circoli potrebbe essere il piano C ( il B sarebbe la disponibilità delle sale pubbliche) di mediazione per uno o due anni.

Siamo certi che alcuni assessorati, visto la disponibilità di molti commissari, anche della minoranza, possano andare oltre il concetto di maggioranza e minoranza, siamo certi che, con la giusta attenzione, si possa tutti partecipare a migliorare l’offerta culturale sul nostro territorio. Nelle varie ed eventuali, Forza Italia ha chiesto all’amministrazione di valutare, durante la manifestazione del prossimo 25 aprile, la posa di un mazzo di fiori sulla tomba della signora Carla Locarno, come ringraziamento per le sue testimonianze, portate nelle scuole ai nostri ragazzi, sulla guerra di liberazione italiana.

Questo un breve riassunto di quanto vi siete persi non partecipando alla commissione cultura di ieri sera, peccato non si possa creare un sistema in rete che possa prevedere la partecipazione in diretta dei cittadini interessati, peccato davvero.

Luca Macchi, commissario supplente per Forza Italia

Pubblicato il 07 Marzo 2021
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