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Elezioni a Cassano, La Lega propone Massimo Trevisol. “E niente accordi con civiche poco chiare”

Il nome lo ufficializza Stefano Gualandris, referente provinciale, che ribadisce che in primo piano c'è la ricerca di un centrodestra unito, purché con discontinuità con Poliseno. E "punzecchia" la neonata lista civica Progetto 2032

Cassano Magnago generica

«A Cassano Magnago vogliamo presentarci con una coalizione di centrodestra forte e unita, con l’obiettivo di garantire ai cittadini un’amministrazione di alto livello, esattamente come nelle vicine Gallarate e Busto. Quando si governa uniti, tutte le forze politiche riescono ad avere un valore aggiunto. Ma devono esserci chiarezza e trasparenza».
Lo dice Stefano Gualandris, referente provinciale della Lega, che interviene in merito alle prossime elezioni amministrative a Cassano Magnago.

Il responsabile a livello provinciale interviene sullo scenario della città più grande al voto nel 2022 nel Varesotto. E lo fa rimarcando la linea già tracciata dal commissario locale del partito: «Come segreteria provinciale della Lega, dopo il confronto avuto con il referente cittadino Claudio Leone, ci tengo a sottolineare alcuni punti che il nostro Movimento politico ritiene fondamentali per le elezioni a Cassano»spiega Gualandris. «Innanzitutto è volontà della Lega trovare un accordo con tutto il centrodestra per dare alla città di Cassano un’amministrazione di alto profilo come nei vicini comuni di Gallarate e di Busto Arsizio. Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo un nostro candidato sindaco da proporre al tavolo di confronto, che è Massimo Trevisol: persona di altissime e comprovate qualità personali ed amministrative, un nome di alto valore aggiunto per la città che trova il sostegno compatto della Lega a livello locale e sovraprovinciale».

«Questo il nome che vogliamo proporre per dare un valore aggiunto alla città – continua Gualandris – ma naturalmente ci confronteremo con gli alleati, perché prima di tutto il nostro fine è trovare una rinnovata unità del centrodestra». Nei giorni scorsi anche Fratelli d’Italia ha proposto un suo nome (Edoardo Franchin) ma nel complesso c’è l’impressione che nel centrodestra si sia ancora un po’ alle manovre iniziali, senza pregiudiziali (del resto mancano cinque mesi.

C’è un punto però su cui la Lega torna a insistere: la richiesta di discontinuità rispetto alle amministrazioni guidate da Nicola Poliseno, rispetto a cui la Lega si è sempre trovata in opposizione. Precondizione ribadita da Gualandris.: «Per ritrovare un accordo nella coalizione di centrodestra è necessario non dimenticare che arriviamo da un’amministrazione, quella degli ultimi cinque anni, che si è caratterizzata per una totale chiusura nei confronti dei consiglieri comunali della Lega all’opposizione, per un’assoluta scarsità di risultati e una gestione amministrativa assolutamente negativa da parte della lista civica che esprime il sindaco uscente Nicola Poliseno. Per la Lega è, di conseguenza, impossibile qualsiasi collaborazione con questa lista civica, che non ha saputo portare nessun risultato positivo a Cassano Magnago e rappresenta un’esperienza amministrativa da chiudere al più presto per il bene dei cittadini».

Stefano gualandris
Stefano Gualandris

«Ci apriamo quindi al centrodestra unito con gli amici di Fratelli d’Italia, con una Forza Italia che abbia un assetto interno chiaro e ben definito». E qui non solo si ribadisce la chiusura a Poliseno, ma si pone un dato nuovo: Gualandris esprime una critica a «poco trasparenti liste civiche». Il riferimento non è esplicito ma sembra rivolto a Progetto Cassano 2032, la  lista civica comparsa un po’ all’improvviso, nata nel mondo cattolico (con qualche puntualizzazione). Operazione che non sembra chiara alla Lega cassanese e al provinciale. Ma i leghisti si dicono invece «apertissimi al mondo moderato anche e non solo cattolico».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 25 Gennaio 2022
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