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Esternalizzazioni a Malpensa e Linate, in commissione a Milano malumori in maggioranza

I consiglieri comunali di Pd ed Europa Verde "stoppano" l'ipotesi, ma l'ad di Sea Armando Brunini ha confermato l'intenzione di proseguire. I sindacati in presidio davanti a Palazzo Marino

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Sull’esternalizzazione dell’Ict (servizi informativi) di Sea ora si apre anche una frattura politica, con una parte – importante – della maggioranza del Comune di Milano che chiede alla società partecipata che gestisce gli aeroporti di fermare la procedura, che deve diventare operativa dal 1° febbraio.

Lo hanno chiesto i commissari di Pd ed Europa Verde, due forze “trainanti” della maggioranza che sostiene il sindaco Beppe Sala. Il contesto è la Commissione congiunta Partecipate, Mobilità e Ambiente che si è tenuta oggi a Milano. Di fronte alla richiesta di aggiornare la questione in una nuova seduta, però, l’amministratore delegato di Sea Armando Brunini ha tenuto il punto: «Il Cda ha già approvato l’operazione: il treno ormai è in corsa e noi non lo fermiamo».

Brunini ha difeso la scelta dicendo che già in precedenti operazioni Sea ha sempre tutelato l’occupazione. E il riferimento principale fatto è stato quello di Airport Handling, la società nata dalle ceneri dell’ex Sea Handling, dopo una complessa e rischiosa contestazione di aiuti di Stato da parte della Commissione Europea. Un precedenti diverso per numero di lavoratori coinvolti: «Allora uscirono dal perimetro aziendale 1500 lavoratori» ha ricordato Brunini. Mentre oggi sono sessanta i lavoratori coinvolti.

Dalle file della maggioranza Pd ed Europa Verde hanno confermato però tutte le loro riserve. «Lei così ci mette molto, molto in difficoltà» ha risposto con durezza Carlo Monguzzi (EV). «Siamo sempre stati dalla parte dei lavoratori e su questo non mi smuovo di un millimetro».

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Un momento del presidio a Palazzo Marino, dove erano riuniti alcuni dei consiglieri (la seduta era anche via Zoom)

In contemporanea con la commissione, davanti a Palazzo Marino hanno protestato – con un presidio – i sindacati, confederali e di base, che sull’opposizione alla operazione di esternalizzazione hanno trovato una confluenza. Il caso era stato sollevato nelle settimane passate. E a questo punto rischia di rimanere sul tavolo della politica, visto che il Comune di Milano detiene ancora la maggioranza delle quote di Sea (54%).

Per ora il passaggio di società è previsto al 1° febbraio a una nuova srl sempre del perimetro Sea, destinata poi alla cessione.
Il presidente di commissione Bestetti, Monguzzi e altri consiglieri sono scesi nella piazza davanti a Palazzo Marino per incontrare i lavoratori. «Abbiamo chiesto con molta forza di sospendere l’invio delle lettere, fino al tavolo di confronto» ha ribadito Monguzzi.
«Per noi è un passaggio importante» dice Mario Cervone, delegato sindacale Cub. Il 3 febbraio la Cub ha già in programma uno sciopero, mentre il 18 è prevista un’altra astensione che coinvolge tutte le sigle.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 25 Gennaio 2022
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