Quantcast

“Salviamo la brughiera del Gaggio intorno a Malpensa”

L'appello viene da associazioni ambientaliste, FAI, sigle del mondo scientifico: l'area è minacciata dall'espansione delle aree cargo dell'aeroporto

brughiera Gaggio

Passano gli anni ma il punto “vigilato” resta sempre lo stesso: è la brughiera del Gaggio, preziosa area naturalistica che convive con l’aeroporto di Milano Malpensa, ma che da almeno due decenni è a rischio per i progetti di espansione dello scalo.

«La brughiera di Malpensa e Lonate Pozzolo è in pericolo»: così un network di associazioni ambientaliste e per il paesaggio apre la petizione (sul noto portale change.org) per chiedere di salvare l’area del Gaggio dall’ultima ipotesi di ampliamento di Malpensa.

Dieci anni fa la minaccia incombente era la terza pista. Oggi quel progetto è momentaneamente fermo – ma non stralciato – e le attenzioni sono concentrate su un altro intervento: «Il Masterplan 2035 dell’aeroporto – attualmente sottoposto a valutazione di impatto ambientale avanti al MITE – prevede infatti un’espansione verso sud dell’Area Cargo con la distruzione di 40 ettari di un sito di grande rilevanza naturalistica» spiega la petizione, che è stata lanciata da realtà locali come il Coordinamento Salviamo il Ticino e l’associazione Viva Via Gaggio (nata due lustri fa per contrastare il progetto di terza pista) ma anche da circoli di Legambiente, associazioni ornitologiche tra cui la Lipu, società di scienze naturali, o ancora il FAI.

L’area in questione si trova a Sud dell’attuale confine aeroportuale, in territorio di Lonate Pozzolo: secondo il progetto del Masterplan è prevista un’espansione oltre l’attuale strada perimetrale (via Molinelli), che verrebbe spostata, come si vede nella cartografia qui sotto.

Cargo City espansione masterplan Malpensa

Associazioni ambientaliste e mondo scientifico« si oppongono con forza a questa ipotesi e chiedono che tutti quelli che hanno a cuore le sorti della Brughiera e del Parco del Ticino facciano sentire il loro appoggio firmando questa petizione. E ciò anche perché le soluzioni alternative perchè l’area cargo si possa espandere esistono sia all’interno che in adiacenza all’attuale sedime aeroportuale, senza ulteriore consumo di suolo vergine».

Malpensa sta vivendo una fase di potente crescita del segmento merci, che deriva – va detto – anche da una concentrazione del traffico nazionale nella fase critica di pandemia (nel complesso il traffico merci in Italia è in leggera contrazione).

Cargo City espansione masterplan Malpensa
L’espansione come è disegnata nel Masterplan 2035

Il potenziamento dell’area cargo di Malpensa è considerata necessaria da molti per rispondere a questo aumento e porre le basi per il futuro. I sindaci del territorio invece sostengono che la crescita può essere attuata in modo graduale, recuperando progressivamente aree senza espansione fuori dal sedime (è il principale motivo di critica da parte dei Comuni della zona).

di
Pubblicato il 28 Marzo 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore