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L’opposizione di Gallarate sul Masterplan: “Il sindaco dimostra poca sensibilità politica”

Il commento sullo scontro tra Cassani e i sindaci del Cuv, lamentando la mancata disponibilità di fare da mediatore con Sea: "Cassani ha perso l'ennesima occasione strategica"

Commissione Malpensa a gallarate Andrea Cassani

L’espansione e il consolidamento dell’aeroporto di Malpensa, per l’opposizione di Gallarate (Partito democratico, Città è vita, “Margherita Silvestrini sindaco” e Obiettivo comune Gallarate), non può che essere visto «con favore da forze politiche e civiche responsabili, che abbiano a cuore il benessere delle comunità che vivono attorno all’aeroporto».

«Negli ultimi vent’anni il nostro territorio è stato afflitto da varie crisi – continuano i consiglieri – da quella del tessile fino alle chiusure per l’emergenza sanitaria. In questo lento appannamento economico, l’aeroporto di Malpensa ha costituito e costituisce oggi un insediamento tra i più rilevanti sotto il profilo occupazionale, la cui attività offre e genera  significative ricadute economiche».

Detto ciò, riferendosi alle affermazioni del sindaco Andrea Cassani nella commissione di ieri, giovedì 31 marzo, in cui ha espresso l’appoggio a Sea e Enac per il Masterplan 2035, giudicando i sindaci del Cuv degli «ipocriti», i consiglieri sostengono che il piano di espansione non possa non tenere conto del «confronto delle istanze e degli argomenti sollevati dai sindaci dei comuni più coinvolti dalle esternalità negative del piano stesso».

“Poca sensibilità politica”

Nonostante la legittimità che può avere la posizione di Cassani, in netto contrasto contro i sindaci del Cuv, «manifesta una debole sensibilità politica e lo colloca fuori da una trattativa nella quale avrebbe potuto, in nome della città che rappresenta, svolgere un ruolo di mediazione con gli altri comuni e con sensibilità e intelligenza contribuire a tessere le condizioni le condizioni utili a proseguire il confronto, costruendo un più ampio consenso che potesse smussare le punte di maggiore asperità progettuale e, quindi, addivenire in tempi rapidi a una soluzione condivisa nell’interesse generale».

“La mediazione è il cuore della politica”

Le opposizioni, ricordando che «la logica di Nimby non porta da nessuna parte» (riferendosi al primo cittadino che pagava i biglietti del treno per rimandare indietro i migranti a Milano o i Siiti a Somma Lombardo dovrebbe ricordarlo meglio di altri), sottolineano come la mediazione sia «il cuore della politica»: «La ricerca di un punto di equilibrio alto che, partendo dalle esigenze di Malpensa, tenga assieme le buone ragioni economiche di Sea con le istanze politiche di comunità che dovranno fare i conti con un possibile incremento del traffico, inquinamento ambientale e acustico, con ricadute importanti sulla qualità della vita dei propri concittadini».

Per loro Cassani ha perso «l’ennesima occasione strategica»: «Rendere Gallarate una città protagonista e centrale nelle scelte territoriali. Per parte nostra lanciamo con convinzione la necessità di un chiarimento istituzionale in questa direzione e, a tale titolo, un ruolo di mediazione della Commissione Malpensa della nostra città come luogo di incontro aperto alla discussione, volta a favorire il raggiungimento di un comune interesse generale d’area vasta».

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Pubblicato il 01 Aprile 2022
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