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Busto Arsizio nel progetto regionale dedicato a Raffaello, grazie a Giuseppe Bossi

Lo studioso e pittore bustocco nel solco di Raffaello protagonista di una mostra a Palazzo Cicogna, nell'ambito delle iniziative per i 500 anni del grande pittore del rinascimento a cui verranno dedicate due mostre a Brescia e Milano

raffaello

E’ stato presentato oggi alla stampa nazionale e di settore il programma  del progetto regionale ‘Raffaello. Custodi del mito in Lombardia’, promosso da Fondazione Brescia Musei e Castello Sforzesco Milano. All’interno del nutrito programma che precede anche due mostre nel capoluogo regionale e in quello provinciale, c’è spazio anche per Busto Arsizio e per il legame tra l’artista e studioso bustocco Giuseppe Bossi e il grande Raffaello.

Si tratta di un significativo omaggio al maestro urbinate in occasione del cinquecentenario, che prevede a Brescia e Milano due mostre originali (‘L’invenzione del divino pittore’ a Brescia e ‘Giuseppe Bossi e Raffaello al Castello Sforzesco di Milano’) e un ricco calendario di appuntamenti realizzati su tutto il territorio lombardo, con diverse istituzioni culturali  che, a vario titolo, hanno ricoperto nel tempo e ricoprono tuttora il ruolo di custodi del mito di Raffaello

Busto Arsizio è tra le città protagoniste dell’iniziativa, come ha sottolineato la vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli, unica relatrice istituzionale alla conferenza oltre ai rappresentanti di Milano (con l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno) e Brescia (con la vicesindaco e assessore alla Cultura Laura Castelletti), Comuni capofila del progetto.

«Ringrazio tutte le istituzioni coinvolte – ha detto durante il suo intervento Maffioli -, in particolare la Soprintendenza del Castello Sforzesco, per aver voluto offrire una lettura inedita e illuminante di Raffaello attraverso lo sguardo che su di lui posò il ‘nostro’ Giuseppe Bossi. Busto è la sua città natale e partecipa convintamente a questo progetto di respiro regionale con un focus e un approfondimento a lui dedicato, sia come artista, sia come custode dell’opera di Raffaello – ha spiegato Maffioli -. Il nostro compito come istituzioni deve essere quello di valorizzare la pluralità dell’offerta culturale di questo progetto, che è lo specchio di una Lombardia che sa parlare di cultura, e ne sa parlare bene soprattutto quando si mette in rete, sensibilizzando il pubblico locale a non sentirsi pago della visione che le singole città offriranno, ma invitandolo ad andare a cercare oltre i propri confini gli altri tasselli che compongono questo bellissimo mosaico».

Il programma bustocco del progetto prevede una mostra, in programma dal 28 novembre fino al 7 marzo a Palazzo Cicogna, curata da Silvio Mara, che valorizza e integra le opere di Bossi presenti nelle Civiche Raccolte d’Arte con prestiti da collezioni private cittadine ed extra cittadine: una selezione di dipinti e disegni, oltre a oggetti appartenuti al pittore e mai esposti prima d’ora, che metteranno in evidenza l’influenza di Raffaello sulla sua arte. L’esposizione sarà affiancata in avvio e in chiusura da momenti di approfondimento  scientifico con due conferenze che vedranno protagonisti Silvio Mara e mons. Alberto Rocca, Direttore della Pinacoteca Ambrosiana di Milano.

Come culmine del cinquecentenario, due mostre tra Brescia e Milano e un calendario di appuntamenti, con varie tappe in Lombardia, celebrano Raffaello e il suo mito.

A Brescia. Al’interno del Museo di Santa Giulia (2 ottobre 2020-10 gennaio 2021), Raffaello. L’invenzione del divino pittore, a cura di Roberta D’Adda, presenta una collezione di stampe d’après Raffaello, realizzate in Italia e in Europa dall’inizio del Cinquecento alla metà dell’Ottocento, insieme ad una scelta di dipinti e oggetti d’arte. La visita si complera con un itinerario in città tra Pinacoteca Tosio Martinengo, che custodisce due opere do Raffaello e l’Ateneo di Brescia – Accademia di Scienze Lettere e Arti che presenta una serie di stampe raffaellesche di grane formato.

A Milano. Nelle sale del Castello Sforzesco (27 novembre 2020- 7 marzo 2021) per Giuseppe Bossi e Raffaello al Castello Sforzesco di Milano, a cura di Claudio Salsi con la collaborazione di Alessia Alvert, Giovanna Mori e Francesca Tasso, in mostra disegni, incisioni, maioliche rinascimentali tratte da invenzioni dell’Urbinate, grazie a nuove ricerche e studi indirizzati alla figura di Giuseppe Bossi, colleizonista, disegnatore, pittore nel segno di Raffaello.

 

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Pubblicato il 16 Settembre 2020
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