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Il Consorzio ET Villoresi si piega alle richieste: riaprono le alzaie

Arriva la revoca della chiusura da parte del consorzio che gestisce il canale Villoresi e tutto il sistema dei Navigli. "Ma se non si rispettano le regole di distanziamento, possiamo richiudere nuovamente"

fase 2 canale villoresi naviglio grande

Tanto tuonò che piovve. Per dirla con Socrate, alla fine è arrivata la decisione del Consorzio Est Ticino Villoresi di riaprire le alzaie dei Navigli e del Canale Villoresi. Dopo Legambiente, Legambici, il sindaco di Castano Primo e tanti cittadini – tra pendolari, sportivi e semplici cittadini – il Consorzio ha ceduto.

Da lunedì 18 maggio riapriranno dunque le alzaie del canale Villoresi e dell’intero sistema dei Navigli. Dall’inizio della fase 2 si erano cominciate a vedere alcune persone a piedi e in bicicletta – nonostante fossero ufficialmente chiuse – tra i comuni di Turbigo, Castelletto di Cuggiono, Nosate. Anche a Castano Primo, dove però le sponde sul canale sono gestite dal comune che ha deciso di riaprire dal 4 maggio. «I cittadini si stanno comportando molto bene» aveva dichiarato il sindaco Giuseppe Pignatiello commentando la decisione. «Ci passiamo tutti i giorni io, gli assessori o la Polizia Locale, e non notiamo mai comportamenti scorretti».
Diverso era il parere dei sindaci dei comuni affacciati sul Naviglio Grande (che parte da Tornavento, taglia Turbigo, Boffalora sopra Ticino, Abbiategrasso e arriva alla Darsena di Milano). In una lettera indirizzata a Regione Lombardia, prefettura e questura, i primi cittadini di 8 comuni avevano chiesto l’intervento dell’esercito per sorvegliare le alzaie.

«Rispettare le regole, altrimenti cambiamo decisione»

«Dal prossimo 18 maggio – ha dichiarato il presidente del consorzio Alessandro Folli – le strade alzaie di competenza del Consorzio verranno riaperte al transito ciclopedonale. In via prudenziale, abbiamo ritenuto necessario un periodo di cauta transizione tra il 4 maggio, data delle prime riaperture, e il 18 maggio, contraddistinto da un più significativo riavvio delle attività. Siamo ora confortati dal progressivo miglioramento dei numeri relativi ai contagi in Lombardia, che però, in questa nuova delicata fase, non ci deve far abbassare la guardia, neppure sulle alzaie».

«Da questo momento – ha concluso – sino alla fine della pandemia, che purtroppo non sappiamo ancora quando avverrà, per percorrere le nostre alzaie ci vorranno ancora più attenzione e senso di responsabilità, che già da ora iniziamo a richiedere a tutti i fruitori. In caso contrario ci riserviamo di valutare opportuni provvedimenti in merito».

Pubblicato il 15 Maggio 2020
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