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Masterplan Malpensa: le criticità per Ferno e Somma Lombardo

Le criticità dei comuni di Somma Lombardo e Ferno riguardo al Nuovo Masterplan Malpensa 2035.

Malpensa Generiche

L’aeroporto che verrà: questo il piano del Malpensa Masterplan di Sea, che ha progettato il nuovo aeroporto di Milano Malpensa. La parola chiave è sicuramente espansione.

Infatti, tra le ipotesi di sviluppo nel progetto rientra l’espansione del Terminal 1, ampliandolo a sud con un nuovo molo destinato al traffico dell’area Schengen. Nascerà, poi, Airport city per le attività di servizio proprie dell’aeroporto; tre sono le ipotesi del luogo in cui sorgerà: nella zona Case nuove, tra Cargo city e la torre di controllo oppure di fronte allo Sheraton Hotel.

Lo sviluppo di Cargo city a sud del sedime aeroportuale mirerebbe a un’adeguata gestione del traffico merci: a progetto sono previsti tre edifici.

 

Nel nuovo Masterplan Malpensa strade e ferrovie, ma niente terza pista

L’IMPATTO SUI COMUNI DI SOMMA LOMBARDO E FERNO

Il nuovo piano che ha come orizzonte il 2035 incide, a detta del sindaco di Ferno, Filippo Gesualdi, «sull’accessibilità di Ferno all’aeroporto». «Principalmente abbiamo focalizzato l’attenzione sul collegamento stradale tra Ferno e l’aeroporto, che nel Masterplan verrà deviato e allungato»: il sindaco spiega che questo renderebbe meno «appetibile» il comune per gli investitori della zona industriale. Rappresenta una seconda criticità anche l’espansione del Cargo, che «incide sui nostri pozzi dell’acqua, anche se per poco ne rimangono fuori». Gesualdi precisa che vogliono essere certi che l’ampliamento non li tocchi. «Il prossimo tavolo di incontro sarà il 28 luglio e cercheremo di sollevare queste questioni tecniche che impattano su Ferno».

Quanto a Somma Lombardo, invece, il sindaco Stefano Bellaria dichiara «interessante» la volontà di attivare la green charge, ovvero la differenziazione delle tariffe alle compagnie aeree in base alla modernizzazione degli aerei. Un’altra nota positiva, secondo il sindaco, è la rete di monitoraggio della qualità dell’aria insieme ad Arpa, «dato che ora si rileva solo il rumore». «La tangenziale di Somma, poi, toglie dal centro città – e anche da quello di Casorate – un po’ di traffico». Tra le criticità Bellaria rileva l’ambizione di raggiungere un numero molto elevato di passeggeri, pari a quello del periodo del Bridge: «Ritengo sia importante capire quanto il territorio lo possa sopportare: è importante un’indagine ambientale approfondita». L’altro problema è l’espansione verso sud, «anche se non tocca direttamente Somma Lombardo: noi preferiremmo che non venga occupato nuovo sedime».

«Credo che tutti noi del consiglio comunale – dall’opposizione alle liste di maggioranza – siamo rimasti spiazzati dalla richiesta, da parte di Sea, di presentare le osservazioni dei comuni del Cuv il 5 settembre, soprattutto dopo questi mesi di lockdown e pandemia», commenta lo sfidante di Bellaria, Alberto Barcaro (Lega). «Il rapporto con il territorio deve essere fatto con i fatti: al di fuori delle bandiere politiche, credo che sarebbe stato meglio una presentazione nei vari consigli comunali come si faceva in passato, con la condivisione e la votazione». «Se ci sarà un ampliamento come prevede il Masterplan – conclude Barcaro – non dovrà prescindere dalle opere strutturali, anche se non avverranno sicuramente in tempi brevi. In ogni caso Somma Lombardo non può prescindere dalla tangenziale».

Entrambi i sindaci hanno annunciato che, insieme agli altri sindaci del Cuv, chiederanno a Sea e a Regione Lombardia un posticipo per la consegna delle osservazioni (ora la data è il 5 settembre) a fine settembre, «in modo di informare al meglio i cittadini».

I comitati in difesa del territorio chiedono un incontro con il Cuv

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com
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Pubblicato il 17 Luglio 2020
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