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Da dove viene l’aereo di Stranger Things 4

È un biplano Antonov, un aereo diffusissimo in Unione Sovietica e molto robusto. E forse è legato anche a un easter egg, una piccola sorpresa nascosta

Antonov An-2 aereo Stranger Things

Nella quarta stagione della serie Stranger Things su Netflix un intero episodio “ruota” intorno a una funambolica missione a bordo di un aereo a elica biplano, tra l’Alaska e la Kamchakta.

Una presenza che certo è piaciuta agli appassionati di aeronautica, ma che forse ha incuriosito anche altri spettatori.
Da dove viene quell’insolito, grosso biplano?
(Attenzione: l’articolo non contiene spoiler sulla quarta stagione, ma cita cose avvenute nelle tre stagioni precedenti)

Il velivolo protagonista della puntata (ma in realtà si vede in due diversi episodi) è un Antonov An-2, un esemplare del fortunato progetto risalente al 1947.
Come moltissimi altri progetti sovietici, l’An-2 nasceva come progetto misto civile-militare, in grado di ricoprire diversi ruoli in entrambe le configurazioni. Serviva come aereo da trasporto merci, trasporto passeggeri, ma anche per irrorazioni agricole, antincendio, lancio paracadutisti.

L’Antonov An-2 ereditava il ruolo che, negli anni Trenta e soprattutto durante la Grande Guerra Patriottica (come i russi chiamano la Seconda Guerra Mondiale), era stato del Polikarpov Po-2, celebre anche come incursore notturno, pilotato dalle “streghe della notte”. Come il Po-2, anche l’Antonov che compare in Stranger Things è un biplano monomotore, spinto da un propulsore ad elica da 1000 cavalli, ma a differenza del Po-2 era interamente in metallo, senza parti in tela o legno.

Antonov An-2 aereo Stranger Things
L’Antonov An-2 in versione irroratore agricolo

L’Antonov An-2 era particolarmente prezioso per i collegamenti verso zone remote, dall’Asia centrale alla Siberia o (come in Stranger Things) la Kamchakta: questa funzione ha fatto sì che siano rimasti in servizio a lungo, grazie alla proverbiale robustezza, che ne ha fatto uno degli aerei ad elica più longevi, insieme al Douglas Dc-3 e C-47 o all’idrovolante Catalina.
Dal 1947 al 1991 in Urss e in Polonia ne vennero prodotti 18mila esemplari, mentre la Cina continua a costruire la sua copia.

Da dove viene l’aereo Antonov nella stagione 4 di Stranger Things su Netflix

Nel 1986 – anno della quarta stagione di Stranger Things – c’erano dunque migliaia di esemplari di An-2 in circolazione, anche nuovi di fabbrica.
Nei due episodi in cui compare l’Antonov è basato in Alaska, un territorio ostile adatto a questo tipo di aereo robusto e versatile, dunque anche plausibile dal punto di vista tecnico.

 

È piuttosto improbabile invece che potesse stare così a lungo in Alaska (cioè in territorio Usa) un aereo con marche – cioè “targato” – CCCP, appartenente all’Unione Sovietica. E soprattutto difficilmente sarebbe stato nelle mani di un contrabbandiere autonomo e trafficone come il personaggio di Yuri.

Grazie all’archivio di Aeroflotarchives.com è possibile riconoscere che le marche CCCP-42641 corrispondono a un prototipo della versione AN-2M costruito nel 1964.

Antonov: un easter egg nella stagione 4 di Stranger Things?

Se nelle puntate tra Alaska e Kamchakta è presente un aereo Antonov, i due episodi – e anche quelli successivi – vedono anche un riferimento nei personaggi: si chiama infatti proprio Antonov la guardia del campo di prigionia dove è detenuto Jim Hopper e che ha a che fare con l’ex comandante della polizia di Hawkins. Il suo nome è citato e si vede anche dalla patch AHTOHOB sulla divisa.

C’è anche chi sostiene che la presenza di un Antonov sia un segnale nascosto di vicinanza all’Ucraina: la fabbrica Antonov, una volta parte dell’Unione Sovietica, dopo la dissoluzione è divenuta un’azienda autonoma con base all’aeroporto di Hostomel vicino a Kiev. L’Antonov An-225, l’aereo più grande del mondo – era considerato un orgoglio ucraino e nei primi giorni la preoccupazione per il suo destino era stata quasi un segno di vicinanza internazionale agli ucraini.

Antonov vuole ricostruire il Mriya, l’aereo più grande del mondo

Curiosità: nella puntata precedente compare anche un 727 dell’Alaska Air, anche se la scena contiene un piccolo blooper, un errore cinematografico: quell’esemplare era rimasto in servizio solo fino al 1980 in Alaska, per poi essere trasferito in Colombia.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 07 Luglio 2022
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